Blog Post

Tendinite, quando il dolore colpisce i tendini

Ahi! Quel dolore acuto e lancinante quando muovi un'articolazione potrebbe essere tendinite. Ecco una breve guida per conoscere le cause, i rimedi e la prevenzione.

😫 I tendini sono strutture fondamentali per il movimento, connettendo i muscoli alle ossa e permettendo di svolgere ogni tipo di attività, dalle più semplici alle più complesse. Ma cosa succede quando questi "cordoni" fibrosi si infiammano? Si parla allora di tendinite e tenosinovite, condizioni dolorose che possono limitare significativamente la nostra mobilità.


πŸ€” Cos'è la tendinite?

La tendinite è l'infiammazione di un tendine. Quando questa infiammazione coinvolge anche la guaina tendinea, la membrana che riveste e protegge il tendine, si parla di tenosinovite.


❓ Quali sono le cause?

Le cause di tendinite e tenosinovite possono essere molteplici:

  • πŸ‹οΈ‍♀️ Sovraccarico: movimenti ripetitivi o sforzi eccessivi, tipici di alcune attività sportive o lavorative, possono stressare i tendini e causarne l'infiammazione.
  • πŸ€• Lesioni: traumi diretti o microtraumi ripetuti nel tempo possono danneggiare i tendini.
  • πŸ‘΄πŸ‘΅ Età: con l'avanzare dell'età, i tendini tendono a perdere elasticità e resistenza, diventando più suscettibili alle lesioni.
  • 🦠 Malattie: alcune patologie, come l'artrite reumatoide, la gotta o il diabete, possono aumentare il rischio di tendinite e tenosinovite.
  • πŸ’Š Farmaci: alcuni farmaci, come i fluorochinoloni (un tipo di antibiotico), possono indebolire i tendini e aumentarne il rischio di rottura.


πŸ‘‰ Sintomi

I sintomi più comuni di tendinite e tenosinovite sono:

  • πŸ’₯ Dolore: localizzato nella zona del tendine infiammato, spesso peggiora con il movimento e la palpazione.
  • 🎈 Gonfiore: la zona interessata può apparire gonfia e arrossata.
  • 🚫 Rigidità: difficoltà nel muovere l'articolazione interessata.
  • πŸ”₯ Calore: sensazione di calore nella zona infiammata.
  • πŸ”Š Crepitio: in alcuni casi, si può avvertire una sensazione di "scricchiolio" durante il movimento.


πŸ‘¨‍βš•οΈ Diagnosi

La diagnosi di tendinite e tenosinovite si basa solitamente sull'esame obiettivo e sulla descrizione dei sintomi da parte del paziente. In alcuni casi, il medico può richiedere esami strumentali, come l'ecografia o la risonanza magnetica, per confermare la diagnosi ed escludere altre patologie.


πŸ’Š Trattamento

Il trattamento di tendinite e tenosinovite mira a ridurre il dolore e l'infiammazione e a ripristinare la funzionalità del tendine. Le principali opzioni terapeutiche includono:

  • πŸ›Œ Riposo: evitare le attività che causano dolore e sovraccarico del tendine.
  • 🩹 Immobilizzazione: in alcuni casi, può essere necessario immobilizzare l'articolazione con un tutore o un gesso.
  • ❄️πŸ”₯ Applicazione di ghiaccio o calore: il ghiaccio può aiutare a ridurre l'infiammazione nelle fasi acute, mentre il calore può alleviare il dolore e la rigidità nelle fasi croniche.
  • πŸ’Š Farmaci: i farmaci antinfiammatori possono aiutare a controllare il dolore e l'infiammazione. In alcuni casi, il medico può prescrivere iniezioni più potenti per ridurre l'infiammazione locale.
  • 🀸‍♀️ Terapie fisiche: esercizi specifici di stretching e rinforzo muscolare possono aiutare a recuperare la funzionalità del tendine e a prevenire recidive.
  • πŸ‘¨‍βš•οΈ Chirurgia: in rari casi, quando le altre terapie non hanno successo, può essere necessario ricorrere alla chirurgia per riparare il tendine o rimuovere i tessuti infiammati.


⚠️ Prevenzione

Per prevenire tendiniti e tenosinoviti, è importante:

  • πŸ”₯ Riscaldarsi adeguatamente prima di svolgere attività fisica.
  • 🚫 Evitare movimenti ripetitivi e sovraccarichi.
  • 😊 Mantenere una buona postura.
  • 😴 Ascoltare il proprio corpo e riposare quando necessario.
  • πŸ‘Ÿ Indossare calzature adeguate.


πŸ’ͺ Tendinite della cuffia dei rotatori

Un caso particolare di tendinite è la tendinite della cuffia dei rotatori, che colpisce i tendini dei muscoli che circondano l'articolazione della spalla. Questa condizione è molto comune tra gli atleti e le persone che svolgono lavori che richiedono movimenti ripetitivi della spalla.


βœ”οΈTendiniti e tenosinoviti sono condizioni comuni che possono colpire chiunque. Con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, è possibile gestire il dolore e recuperare la piena funzionalità.In caso di dubbi consulta il farmacista o un medico soprasttutto in caso di dolore persistente ai tendini, per evitare complicanze e tornare a muoversi liberamente.


Leggi di più: https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-di-ossa-articolazioni-e-muscoli/malattie-di-muscoli-borse-e-tendini/tendinite-e-tenosinovite


βš• Disclaimer: questo post sul blog fornisce informazioni generali sulla spondilite anchilosante e non deve essere considerato un sostituto per la consulenza medica professionale. Consulta sempre il tuo medico per diagnosi e trattamento.

I contenuti forniti sono generati sulla base di varie fonti di informazione e non implicano alcun rapporto, affiliazione o approvazione da parte di tali fonti.



Blog Attiva

Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 11 dicembre 2024
Grazie ai progressi nell'anestesia e nella riabilitazione, il dolore post-operatorio è significativamente ridotto rispetto al passato. Blocchi nervosi, anestesia spinale e farmaci specifici contribuiscono a gestire il dolore in modo efficace. La riabilitazione, inoltre, precoce aiuta a ridurre la rigidità e il dolore articolare. Chirurgia mini-invasiva: La chirurgia mini-invasiva prevede incisioni più piccole e un minor impatto sui muscoli e sui tendini. Questo approccio può portare a un recupero più rapido e a meno dolore. Vie d'accesso: Esistono diverse vie d'accesso per raggiungere l'articolazione dell'anca durante l'intervento. Le più comuni sono la via posteriore, la laterale e l'anteriore. Il chirurgo sceglierà l'approccio più adatto in base alla sua esperienza e alle tue esigenze. Tecnologia: Computer, robot e guide di taglio personalizzate possono essere utilizzati per aumentare la precisione dell'intervento. Discuti con il tuo chirurgo l'utilizzo di queste tecnologie e i loro potenziali benefici. Cicatrice: Le dimensioni della cicatrice variano a seconda di diversi fattori. Incisioni molto piccole non sempre garantiscono un miglior risultato estetico e possono aumentare i rischi. Anestesia: L'anestesia può essere generale o regionale (spinale, epidurale). L'anestesia regionale può ridurre le complicanze e favorire un recupero più rapido. Degenza: La degenza ospedaliera varia da 3 a 6 giorni, a seconda delle tue condizioni e dei progressi nella riabilitazione. Fisioterapia: La fisioterapia è fondamentale per il recupero. Inizierai in ospedale e potrai continuarla a domicilio o in regime ambulatoriale. Doccia: Chiedi al tuo chirurgo quando potrai fare la doccia e come proteggere la ferita. Deambulazione: La deambulazione precoce è incoraggiata per ridurre il rischio di trombosi. Inizierai con l'aiuto di un deambulatore o di stampelle e progredirai gradualmente verso la deambulazione autonoma. Guida: Potrai tornare a guidare dopo 4-6 settimane, a seconda delle indicazioni del chirurgo. Lavoro: Il ritorno al lavoro dipende dal tipo di attività svolta. Per lavori sedentari, potrai tornare in 3-4 settimane. Per lavori più impegnativi, potrebbero essere necessari 3 mesi. Restrizioni: Il chirurgo ti fornirà indicazioni sulle restrizioni da seguire, in particolare per quanto riguarda i movimenti dell'anca. In generale, è consigliabile evitare attività ad alto impatto. Recupero: La maggior parte delle persone riprende le attività quotidiane entro 6 settimane e recupera la piena funzionalità entro 3 mesi. Complicanze: La protesi d'anca è un intervento sicuro ed efficace, ma come ogni procedura chirurgica comporta dei rischi. Le complicanze più comuni includono lussazione, trombosi e infezione. Aspettative: Discuti con il tuo chirurgo le tue aspettative riguardo al sollievo dal dolore e al recupero funzionale. Un'aperta comunicazione è fondamentale per la tua soddisfazione. Ricorda: Segui attentamente le indicazioni del tuo chirurgo. Partecipa attivamente alla fisioterapia. Adotta uno stile di vita sano per favorire il recupero e la durata della protesi. Fonte: https://siot.it/wp-content/uploads/2020/04/SIdA_Patient_Education_Artroprotesi_di_Anca.pdf?fbclid=IwY2xjawH7R_dleHRuA2FlbQIxMAABHVrNP9A74jspVqbsUWo35rirY3FKVrLioZZibXCATIAqp7MqEI1fX3Xj5A_aem_x-PXO5Ig9dYz6mR2YzhBrQ Disclaimer: questo post del blog fornisce informazioni generali sulla chirurgia di protesi d'anca. Non sostituisce il parere medico professionale. Consulta sempre il tuo medico per qualsiasi domanda o dubbio. I contenuti forniti sono generati sulla base di varie fonti di informazione e non implicano alcun rapporto, affiliazione o approvazione da parte di tali fonti.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 11 dicembre 2024
Il dolore all'anca può essere debilitante e limitare la tua capacità di svolgere le attività quotidiane. Quando i trattamenti conservativi non riescono a fornire sollievo, la protesi d'anca può essere una soluzione efficace per ripristinare la mobilità e migliorare la qualità della vita. Valutazione iniziale e opzioni di trattamento Se stai prendendo in considerazione un intervento di protesi d'anca, il primo passo è consultare un ortopedico. Il medico eseguirà un esame approfondito, valuterà la tua storia clinica e richiederà delle radiografie per determinare se la chirurgia è necessaria. Anche se l'artrosi è avanzata, il trattamento iniziale potrebbe non essere chirurgico. Diverse opzioni terapeutiche possono essere considerate, tra cui: Perdita di peso Modifica dello stile di vita Attività fisica moderata Farmaci Fisioterapia Infiltrazioni articolari Quando la protesi d'anca è la soluzione? Se il dolore e la limitazione persistono nonostante i trattamenti conservativi, l'intervento chirurgico può essere la scelta migliore. La decisione di sottoporsi a una protesi d'anca è personale e dovrebbe essere presa dopo un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici, in consultazione con il tuo ortopedico e i tuoi cari. In cosa consiste l'intervento? L'intervento di protesi d'anca prevede la sostituzione dell'articolazione dell'anca danneggiata con una protesi artificiale. La protesi è composta da diverse parti realizzate con materiali biocompatibili: Coppa acetabolare: si inserisce nel bacino. Inserto: sostituisce la cartilagine usurata. Testa: si adatta all'estremità dello stelo femorale. Stelo femorale: si inserisce nel femore. Materiali e durata della protesi I componenti della protesi possono essere realizzati in diversi materiali, tra cui: Metallo (lega di cromo-cobalto o titanio) Ceramica Polietilene La scelta dei materiali dipende da diversi fattori, tra cui le tue esigenze specifiche e la preferenza del chirurgo. La durata di una protesi d'anca varia da persona a persona, ma in generale si stima che possa durare dai 15 ai 20 anni. I progressi nella tecnologia e nei materiali stanno contribuendo ad aumentare la longevità delle protesi. Il tuo chirurgo sarà in grado di rispondere a tutte le tue domande e fornirti informazioni dettagliate sulla procedura e sul recupero. Fonti affidabili È importante ottenere informazioni accurate e affidabili sulla protesi d'anca. La Società Italiana dell’Anca (SIdA) e la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) offrono risorse complete per i pazienti che desiderano saperne di più sulla chirurgia protesica dell'anca. Scopri di più su: https://siot.it/wp-content/uploads/2020/04/SIdA_Patient_Education_Artroprotesi_di_Anca.pdf La protesi d'anca è un intervento chirurgico efficace per alleviare il dolore e ripristinare la mobilità nelle persone con artrosi avanzata dell'anca. Se stai considerando questa opzione, consulta un ortopedico esperto per discutere il tuo caso specifico e determinare se la protesi d'anca è la scelta giusta per te. ⚠️ Disclaimer: ⚠️ Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non intendono sostituire il parere di un medico professionista. πŸ‘¨‍βš•οΈπŸ‘©‍βš•οΈ Se hai in programma un intervento di protesi all'anca o hai dubbi sulla tua salute, consulta sempre un medico specialista per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. I contenuti forniti sono generati sulla base di varie fonti di informazione e non implicano alcun rapporto, affiliazione o approvazione da parte di tali fonti.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 25 novembre 2024
Una frattura ossea che ritarda a guarire nel tempo causa diversi disturbi. Ecco i sintomi, i fattori predisponenti e i rimedi per tornare ad una vita attiva.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 22 novembre 2024
Fibromialgia e sindrome dolorosa miofasciale sono due facce della stessa medaglia? Scopri i sintomi e i rimedi più efficaci di una condizione ancora troppo poco conosciuta.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 19 novembre 2024
Le fratture delle ossa dell’avambraccio interessano il polso e sono molto comuni. Impara le informazioni principali e i consigli da attuare per controllare i sintomi.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 16 novembre 2024
L’edema osseo è la fuoriuscita con accumulo anormale di liquidi nella sezione interna dell’osso. Ecco alcuni consigli per non farti trovare impreparato/a!
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 4 novembre 2024
La salute delle ossa interessa anche gli uomini, nonostante si valuta solo quando c'è gia una frattura. Ecco una breve guida per fare il focus su sintomi, cause e soluzioni senza scordare l'importanza della prevenzione.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 30 ottobre 2024
Un disturbo autoimmune che può provocare fastidi alla vita quotidiana e la magnetoterapia potrebbe essere una valida alternativa per ridurre i sintomi.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 30 ottobre 2024
L’osteoartrite è una patologia cronica che causa danni alla cartilagine e ai tessuti circostanti ed è caratterizzata da dolore, rigidità e perdita della funzionalità. Conoscila in poche semplici mosse.
Autore: Redazionale Attiva da fonti esterne 28 ottobre 2024
I campi elettromagnetici: un'alternativa efficace per il trattamento del dolore muscolo-scheletrico.
Mostra altri
Share by: